Ruffino nasce nel 1877, nel borgo di Pontassieve, alle porte di Firenze grazie ai cugini Ilario e Leopoldo Ruffino, il loro sogno creare il “vino ideale”. 1913, Ruffino è acquisita dalla famiglia Folonari che ne preserva l’anima toscana portando una mentalità più organizzata e moderna. A Pontassieve viene inaugurata la linea ferroviaria e i giornali dell’epoca raccontano di un brindisi a base di Chianti Ruffino del 1878. 1945, la storia di Ruffino si interseca a quella d’Italia. Durante la Seconda Guerra Mondiale le cantine di Pontassieve vengono scambiate per la vicina stazione e distrutte dai bombardamenti. Gli anni ’50 e ’60 sono un periodo difficile in Italia, con la ricostruzione prima e lo sfaldamento del sistema mezzadrile poi. In questi anni Ruffino è un simbolo della Dolce Vita in Italia e all’estero, dove i suoi vini raggiungono oltre 100 Paesi e allietano le tavole di Charles De Gaulle, Re Gustavo di Svezia e della Regina Elisabetta. 1984, il Chianti diventa una DOCG e, quasi come un segno del destino, è una bottiglia di Chianti Ruffino a portare la prima fascetta, la numero AAA00000001. Gli anni ’90 sono un momento di splendore per i vini toscani e anche per Ruffino che ne è buon emblema. Il grandioso Colorino di Santedame dà vita al Romitorio e nasce Modus, destinato negli anni a venire a rappresentare meravigliosamente la categoria dei Supertuscan. Oggi, a più di 135 anni dalla sua fondazione e oltre 85 dalla prima annata di Riserva Ducale, Ruffino continua ad esprimere attraverso ogni bottiglia prodotta la storia e la tradizione della Toscana, come con il Riserva Ducale Oro Gran Selezione

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